Locomotiva Elettrica Gruppo E.626 Unità 225

Locomotiva Elettrica Gruppo E.626 Unità 225
by

Scheda Tecnica

Anno di Costruzione 1939
Rodiggio Bo’Bo’Bo’
Potenza Oraria 6 x 350 kW
Potenza Continua 1890 kW
Rapporto di Trasmissione 21/76
Velocità Massima 95 Km/h
Lunghezza Totale 14950 mm
Passo Totale 11550 mm
Diametro Ruote 1250 mm
Massa in Servizio 93 t

La Storia del Gruppo

L’Italia fu una delle prime Nazioni a puntare sull’elettrificazione della propria rete ferroviaria, infatti nel già nel 1902 fu introdotta l’elettrificazione trifase a 3600 Volt sulla Lecco-Sondrio. Anche se i benefici rispetto alla trazione a vapore erano indubbiamente molti, questo sistema presentava diversi limiti, dalla difficoltà di captazione della corrente da parte delle locomotive, al complicatissimo intreccio di fili, specialmente in corrispondenza degli scambi, fino alle 2 o 3 velocità fisse di cui disponevano le locomotive.
Nella seconda metà degli anni ’20 la linea Benevento-Foggia fu elettrificata con un nuovo sistema, a corrente continua a 3000 Volt, che si rivelò di gran lunga migliore rispetto al sistema trifase, ed è il sistema tuttora in uso sulla rete delle FS (ad eccezione delle nuove linee ad alta velocità, che sono elettrificate a 25000 Volt in corrente alternata). Per l’esercizio sulla Benevento-Foggia furono costruite delle nuove locomotive, classificate E.626. Queste locomotive furono veramente indovinate, tanto che fra il 1927 e il 1939 le ditte costruttrici (Breda, Ansaldo, SNOS, TIBB,) ne sfornarono ben 448 unità suddivise in quattro serie.
Le E.626, autentici “muli” della rotaia, vennero adibite inizialmente a tutti i tipi di servizi, poi, con la costruzione del Gruppo E.428, il loro ruolo fu principalmente quello di trainare treni merci da un capo all’altro della Penisola e treni locali. Con l’arrivo di locomotive più moderne e la crescente insofferenza dei macchinisti verso queste spartane locomotive, i servizi delle E.626 a partire dagli anni ’80 si sono via via diradati, fino a cessare completamente nel 1995/96, nel frattempo alcune unità erano state vendute a ferrovie private (SATTI di Torino, Ferrovia Casalecchio-Vignola, LFI di Arezzo). Attualmente sono ancora attive le E.626 della LFI, che sono quindi fra i rotabili più anziani ancora in servizio regolare in Italia.

La E.626.225

La locomotiva E.626.225, consegnata alle FS dalla Breda nel 1935, appartiene alla terza serie del gruppo E.626, che era formata dalle unità numerate da 100 a 407.
Ha prestato servizio regolare fino al 1994 presso il Deposito di Napoli Smistamento, ma per sua fortuna, non ha seguito la sorte di molte delle sue compagne nello stesso anno è stata trasferita al deposito di Firenze per l’effettuazione di treni storici. Nel 1996 é stata inserita ufficialmente nel gruppo di E.626 (circa 10 locomotive su un totale di 448 costruite) che le FS hanno deciso di mantenere attive per l’effettuazione di treni d’epoca. Dal mese di Aprile 2006 la sua nuova residenza è la Rimessa di Tirano, tutt’oggi è ricoverato nei depositi di Fondazione FS in Lombardia e fa parte del parco mezzi di Fondazione.
Condividi sul tuo social preferito!